barella inter

È da poco iniziata la quarta stagione in nerazzurro per Nicolò Barella, cuore pulsante del centrocampo di Inzaghi che al pari dei suoi compagni di reparto sta attraversando un periodo caratterizzato da diversi alti e bassi. E proprio quest’alternanza di prestazioni sta incidendo a tratti negativamente sui risultati di squadra, perchè quando Barella non gira l’Inter fa una fatica enorme in fase di inserimento sulla trequarti.

Eppure i 2 gol nelle prime 7 giornate di Serie A, unitamente ai 2 assist tra cui quello al bacio per il suo compagno di reparto Brozovic in occasione del gol sblocca risultato contro il Torino, sembrerebbero mostrare una situazione differente.

Il giocatore sardo è molto importante nello scacchiere tattico di mister Inzaghi, perchè è l’unico nel terzetto centrale del campo ad esser quello che in gergo si definisce “tuttocampista”, abile sia in fase di recupero palla che in quella di inserimento tra le linee, oltre ad esser decisivo con l’ultimo passaggio ai compagni del reparto avanzato.

Del resto i numeri della sua esperienza in nerazzurro parlano chiaro, in un crescendo di incisività che lo rende uno degli elementi migliori presenti in rosa. Lo scorso anno è stato quello in cui il nerazzurro ha dato il suo miglior contributo in zona gol con 3 reti all’attivo e ben 13 assist in Serie A e una quantità infinita di palloni recuperati in mezzo al campo. Proprio lo scorso anno è stato quello in cui è stata evidente l’importanza del centrocampista nel risultato finale dei match, perchè nelle partite in cui Barella ha giocato al di sotto delle sue capacità l’Inter ha fatto fatica ad ingranare e a sbloccare le partite. Lui che rappresenta il collante tra difesa e attacco è proprio l’ago della bilancia per gli equilibri di squadra.

Se si osserva il modo di giocare di Nicolò si può capire perchè sia in grado di spostare gli equilibri di squadra. In fase di non possesso tende ad agire in due modi, a seconda del momento in cui si trova la partita e del risultato che sta maturando. Infatti, quando l’Inter è in fase di spinta con un risultato bloccato o che la vede sotto, Barella tende a restare più avanzato andando in pressione sul secondo portatore di palla degli avversari, mentre quando l’Inter è in controllo del match tende a stare dietro la linea del centrocampo e a volte a spostarsi tutto a destra della zona mediana per allargare le maglie nerazzurre e favorire la ripartenza veloce nel momento del recupero palla dei suoi.

La sua crescita in campo la si deve soprattutto all’esperienza vissuta nei due anni con Antonio Conte in panchina, perchè la capacità del tecnico salentino di prendere e trasformare i suoi giocatori dalla testa ai piedi è cosa risaputa. Anche Andrea Ranocchia ha tessuto le lodi del tecnico in occasione del video messaggio con cui ha annunciato il suo ritiro al calcio giocato.

A 25 anni ha ancora davanti molti anni da protagonista con il club e con la nazionale italiana, sicuro di poter fare la differenza con entrambe le maglie, perchè quando Barella gira allora è tutta un’altra musica.