«Puoi sbagliare la moglie ma non l’attaccante e il portiere», così recita la famosa frase di Pantaleo Corvino ed il Bayern Monaco, seppure ancora privo di portiere, con l’acquisto di Harry Kane sicuramente non ha sbagliato.
Kane-Bayern: ci siamo
La trattativa che solo finalmente giunge a lieto a fine, non è stata affatto semplice: lungo e difficile lavoro di seduzione avanzato dalla dirigenza bavarese per convincere l’inglese a raggiungere la Bundesliga e raccogliere la pesantissima eredità di Robert Lewandowski: la cui assenza negli ultimi 12 mesi non è passata inosservata.
Più di qualche tentennamento nelle ultime ore per il giocatore, che non sembrava convinto della destinazione. Infatti sembrerebbe che oltre al corteggiamento dei tedeschi, ci siano stati altri interessamenti non noti ai quotidiani, che avrebbero recapitato all’inglese offerte tanto allettanti da farlo vacillare e indurlo ad un trasferimento a costo zero nella stagione successiva. Il giocatore però, le cui trattative per il rinnovo erano ridotte alle minime speranze non si è nemmeno sentito di tradire il club di cui ha sempre detto di essere tifoso e lasciarlo gratis e ha deciso di accettare il progetto vincente e ambizioso dei tedeschi.
Le cifre dell’affare
Il Bayern non ha avuto dubbi nonostante l’età ed il contratto in scadenza nel giugno 2024, ha sentito la necessità di sfornare il colpo da 90, anzi 100 come i milioni che saranno versati nelle casse dei lillywhites; allo stesso andranno 25 milioni a stagione per 4 anni.
Hurricane, l’uomo giusto
E’ lui l’attaccante perfetto da cui Tuchel vuole ripartire per vincere la Champions League dopo la stagione agrodolce, condita dalla pesante eliminazione in Coppa Campioni contro i Citizens, ma chiusa comunque con una pazza vittoria all’ultima giornata in Bundesliga contro gli eterni rivali del Borussia Dortmund. E’ il prescelto per essere l’attaccante in grado di non far mancare nulla al reparto offensivo del Bayern Monaco, orfano di Lewnagolski e abbandonato dopo soli 12 mesi da Sadio Mane.
La sua prorompenza fisica, abbinata ai movimenti di corpo leggiadri e sopraffini che culminano in incornate di testa, legati ad una potenza e precisione di tiro chirurgica, lo rendono uno degli attaccanti più completi al mondo. Gli oltre 300 gol segnati in carriera ne sono l’esemplificazione armonica.
Il siparietto al decollo
Prima di partire il piccolo inconveniente, che ha fermato per un attimo il tempo e bloccato il decollo verso Monaco era sembrata l’ultima peripezia di una storia, quella tra Tottenham e Kane, che per tante volte è andata vicino alla propria fine, ma che solo ora, proprio con l’ultima ostruzione di Daniel Levy, si conclude. A quanto pare il patron degli Spurs non aveva dato il proprio ok ad alcuni dettagli contrattuali e non ha perso occasione per salutare a suo modo il suo eterno bomber facendogli posticipare l’arrivo a Monaco.
Lo strano caso di Harry Kane
Miglior marcatore nella storia del Tottenham, ha finalmente la sua meritata occasione di mettere fine al paradosso che sta accompagnando e tormentando l’attaccante inglese: quello dei trofei. A livello individuale in bacheca brilla la scarpa d’oro, e risaltano le vittorie della classifica capocannonieri: 3 in totale, in Premier League. Tuttavia a mancare sono i trofei collettivi, che in maniera paradossale per uno degli attaccanti più forti in circolazione, sono pari a zero.
E allora ecco che Bayern e Kane si sono trovati, ai tedeschi serviva l’attaccante, il numero 9, il bomber di razza capace di fare reparto da solo, e dall’altra parte, lui, Hurricane, alla ricerca di quella squadra che possa consacrarlo definitivamente e mettere un punto una volta per tutte al suo paradosso.
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