Calcio in lutto: è morto ‘O Rey, aveva 82 anni
È morto il re, lunga vita al re; ma questa volta non c’è nessun nuovo re in arrivo. A 82 anni si è spento Pelé, dopo una lunga lotta contro il cancro al colon che lo aveva colpito nel 2021.
La storia Pelé
Edson Arantes do Nascimento, per tutti, per sempre, Pelé iniziò a giocare a calcio a 5 anni tirando calci ad un calzino riempito di stracci dopo aver passato ore a fare il lustrascarpe.
A 15 anni firmò per il Santos, quella che sarebbe stata la squadra della sua vita. Esordì lo stesso anno per poi entrare in pianta stabile nella prima squadra, dopo 19 stagioni, durante i quali vinse 10 titoli paulisti, 5 Taça Brasil consecutive dal 1961 al 1965, 3 Tornei Rio-San Paolo, una Taça de Prata, 2 Coppe Libertadores, 2 Coppe Intercontinentali e una Supercoppa dei Campioni Intercontinentali, si ritirò dal calcio giocato.
Ma dopo un anno la voglia di una nuova avventura lo portò negli states a giocare per New York, qui giocò fino al 1977 quando dopo 3 stagioni appese definitivamente le scarpette al chiodo
1.281 gol, questo il record di realizzazioni durante la sua strabiliante carriera.
La coppa Rimet
Con la nazionale verde oro ha vinto 3 coppe del Mondo, altro record assoluto per un giocatore, vedendosi assegnata in modo definitivo la coppa Rimet.
Dopo la conclusione della attività agonistica non ha mai voluto intraprendere la carriera di allenatore ma, visto il grande carisma della sua figura, ha svolto diversi ruoli di ambasciatore per la Fifa l’Onu e l’Unesco.
Memorabile fu la sua partecipazione al film “Fuga per la vittoria”, dove realizzò in un solo ciack la famosa scena della rovesciata che sancì il pareggio della partita fra nazisti e prigionieri.

Se ne va così il più grande giocatore di ogni tempo quel Pelé che ha fatto innamorare del calcio tante generazioni di bambini.
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