FIORENTINA-INTER, LE ULTIME DAI CAMPI
Dopo la 4a giornata chiusa con la vittoria del Napoli di Spalletti ad Udine che si è ripreso la vetta, inizia subito la 5a con il turno infrasettimanale il cui big match sarà Fiorentina – Inter. Un vero e proprio big match perché da un lato c’è una Fiorentina che non vuole smettere di sorprendere dopo un inizio di stagione scoppiettante (9 punti in 4 partite di Serie A) e dall’altro i campioni d’Italia che dopo la goleada al Bologna cercano una vittoria su un campo storicamente ostico. Articolo di Davide Zanetta.
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Lato Fiorentina, con la voglia di stupire ancora:
La Viola ha cominciato la stagione in modo esaltante, 3 successi in 4 partite e una sola sconfitta con la Roma di Mourinho arrivata al termine di una prestazione comunque convincente. Se la maggior parte delle squadre di Serie A che in estate hanno cambiato guida tecnica, sembrano avere bisogno di tempo per ingranare, Vincenzo Italiano è riuscito fin da subito a lasciare la propria impronta ad una squadra reduce da stagioni complicate. Il motto con cui si è presentato “Difendere bene, attaccare benissimo” che sottolinea la sua mentalità offensiva, sta funzionando alla grande, infatti, la Viola ha messo a segno 7 reti nelle prime 4 partite, esprimendo un gioco divertente ed allo stesso tempo efficace, in linea con lafilosofia del suo allenatore. Un altro aspetto positivo che sta caratterizzando l’impatto del tecnico ex-Spezia, è la valorizzazione di alcuni giocatori che fino a qualche mese fa sembravano essere fuori dal progetto (Callejon e Saponara su tutti) oltre a quella di giocatori tecnici che prima non riuscivano ad esprimere a pieno il loro potenziale (Bonaventura in particolare).
L’aspetto su cui bisogna ancora valutare la Fiorentina, è la fase difensiva. Nelle prime quattro giornate nessun clean sheet per i Gigliati. La mentalità Zemaniana di questa Viola in attacco sembra pagare, ma bisogna capire se ad una fase offensiva convincente si aggiungeranno solidità ed equilibrio. Da questo punto di vista, la sfida contro il miglior attacco del campionato fino ad ora può essere un banco di prova importante, perché ci saranno dei momenti della partita in cui la Fiorentina dovrà saper soffrire ed accettare che il possesso sia nelle mani dell’Inter.
Per quanto riguarda le scelte di formazione, Italiano sembrerebbe puntare sulla conferma dei giocatori che fino ad ora hanno convinto maggiormente, con Nico Gonzalez che dovrebbe partire dalla panchina visto un piccolo problema fisico che lo ha fatto uscire con il Genoa:
(4-3-3): Dragowski; Odiriozola, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Bonaventura, Torreira, Bonaventura, Duncan; Callejon, Vlahovic, Saponara.
Squalificati: Nessuno
Indisponibili: Castrovilli, Cerofolini, Venuti
INZAGHI CONFERMA DUMFRIES, CAMBIO IN ATTACCO
Lato Inter, alla ricerca di continuità:
In casa Inter ci si avvicina a questo match con una parola d’ordine in testa: continuità. Dopo la goleada rifilata al Bologna, c’è bisogno infatti di confermarsi in modo da dimostrare che i due risultati negativi ottenuti con Sampdoria e Real Madrid sono semplici incidenti di percorso. L’impatto di Inzaghi fino ad ora sembra essere molto positivo, anche se ci sono alcuni aspetti su cui i nerazzurri vanno valutati. Le note positive principali sono una fase offensiva che fino ad ora è la migliore del campionato con ben 15 reti messe a segno in 4 partite di campionato ed una fase difensiva che eccettuata la partita con la Sampdoria, sembra dare le certezze dell’anno scorso. Un aspetto su cui l’Inter deve crescere e che potrebbe rivelarsi chiave per la partita di stasera, è la costruzione dal basso quando l’avversario pressa alto. Nelle partite con Verona e Sampdoria in particolare, l’Inter è andata in difficoltà nel momento in cui gli avversari hanno alzato l’intensità del pressing, perdendo palloni e non riuscendo ad innescare gli attaccanti. La Fiorentina è una squadra che tende ad aggredire l’avversario nella propria metà campo e per questo l’Inter è chiamata ad un miglioramento sotto questo aspetto rispetto alle uscite precedenti. A livello di scelte di formazione, Inzaghi sembrerebbe intento a schierare l’11 titolare con Correa e Vidal fuori dalla lista dei convocati che dovrebbero recuperare per il match contro l’Atalanta di Sabato. A centrocampo Calhanoglu si riprenderà la maglia da titolare dopo la panchina col Bologna ed a sinistra, nonostante le grandi prestazioni di Dimarco, rientra Perisic dal 1’. In attacco, Inzaghi è obbligato a schierare Dzeko al fianco di Lautaro Martinez, vista l’assenza di Correa ed un Sanchez che non è ancora al pieno della forma.
(3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Lautaro Martinez, Dzeko.
Squalificati: Nessuno
Indisponibili: Brazao, Correa, Sensi, Vidal