Il Milan annega definitivamente a Udine

Altro stop per il Milan di Stefano Pioli, che seppur con impegno non riesce a mettere in difficoltà la difesa dell’Udinese. I temi da affrontare sono tanti: la prestazione dei rossoneri è ancora una volta insufficiente e l’assenza di due grandi titolari come Oliver Giroud, per diffida, e Theo Hernandez, colpito da un attacco influenzale, non può giustificare questo passo indietro.

Zlatan Ibrahimović, record man

Nonostante il grande sostegno dei tifosi rossoneri, il Milan perde con troppa facilità la sfera. Il nodo Leao si fa ancora più intrecciato e sembra non volersi snodare: seppur con più determinazione, il numero 17 non trova la soluzione da gol. Nella formazione del diavolo, con l’assenza del francese in attacco, dopo 419 giorni, viene schierato Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese fresco di convocazione in nazionale trova su rigore la rete del momentaneo pareggio, una marcatura che lo rende il giocatore più anziano a segnare in serie A.

Il Milan cade dopo il pareggio in casa contro la Salernitana e la mente, naturalmente, viaggia già alla partita del Maradona, contro un Napoli pronto a prendere il posto del diavolo come Campione d’Italia. Nulla da dire alla squadra di Spalletti, che continua a correre disperatamente in vetta, ma i continui passi falsi delle avversarie hanno permesso ai partenopei di mantenere alta la concentrazione e una continuità che a tutte le altre è mancata.

Ancora una volta la difesa barcolla e molla definitivamente il colpo, cedendo ben tre gol alla squadra di Sottil (espulso durante il match). Le sorti del Milan sono tratte soprattutto da episodi da gol che possono e devono essere evitate.

È solo colpa di Pioli?

Dopo le prestazioni ottimali avute in Champions League, in Campionato le cose per Pioli non stanno andando bene, impossibile puntare il dito sul singolo e l’allenatore, seppur sempre disponibile a “incolparsi” delle prestazioni negative dei suoi ragazzi, resta nel mirino del ciclone delle critiche. Si continua a parlare di un eventuale sostituto dell’emiliano, nonostante il muro di Maldini e Massara.

Lottando e soffrendo il Diavolo si ritrova di nuovo nella totale crisi, che sembra riportarlo al mese terribile di Gennaio. Si sa che però, proprio da questi momenti, Pioli è in grado di sollevare la squadra, forse iniziando proprio dall’obiettivo Maradona.

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