Il mister non si discute

Carota e bastone la cura più antica del mondo per fare correre più velocemente durante lo sprint finale un cavallo di razza.

Dopo la sconfitta di Bologna e le parole degli uomini di campo ecco che la società si fa viva per mezzo dell’A.d. Marotta:

“Il percorso di questi anni è soddisfacente, ma la squadra e l’allenatore devono fare di più per risolvere il problema della continuità – ha detto a Sky Sport – Noi, come società, siamo sempre pronti a supportarli, ma sta a loro ad Appiano, in un confronto diretto, trovare il rimedio a questa problematica”.

Una dichiarazione che mette tutte le responsabilità, come giusto, in chi scende in campo e chi guida i giocatori dalla panchina, sta a loro trovare il modo di superare questo andamento altalenante.

Fiducia in Inzaghi

“Abbiamo fatto bene nelle coppe, ma l’obiettivo più ambito è lo scudetto. Dopo la sconfitta di ieri con il Bologna siamo qua a chiedere alla squadra e all’allenatore ancora più motivazione e concentrazione perché si possa non perdere di vista l’obiettivo di questa stagione, che è la qualificazione in Champions. Il nostro obbligo è dare soddisfazione ai tifosi. Simone Inzaghi è un allenatore bravo, giovane e preparato in cui noi crediamo molto. La fiducia in lui non è mai mancata”.

Fiducia, che non è mai mancata nello staff tecnico, confermata ma serve un cambio definitivo di registro in questo finale di stagione dando continuità ai risultati.

Lautaro parole da leader

“L’atteggiamento di Lautaro ci è piaciuto, apprezziamo le sue dichiarazioni. Sono sinonimo di appartenenza e attaccamento alla maglia. Da quando la squadra si ritroverà ad Appiano, dovranno lavorare tutti su quella strada”.

Appartenenza e rispetto della maglia sono parole che si sentono dai tempi di Spalletti, che al tempo prese ad esempio gli “eroi” del triplete, ed ovviamente le parole di Lautaro ai microfoni nel post partita hanno fatto enormemente piacere alla società perché mettono davanti alla responsabilità i giocatori ed escono da un capitano, non solo in campo, come Martinez

Marotta al lavoro sul Mercato e sui rinnovi

“Lukaku resta all’Inter? Parlarne ora è prematuro. A giugno tornerà al Chelsea e poi si aprirà uno scenario nuovo e vedremo cosa fare. Lui vuole restare, sicuramente conoscendolo vedremo se sarà il caso di poter negoziare un suo ritorno con noi”.

Una conferma che la società ed giocatore vorrebbero continuare con il sodalizio che non ha dato i frutti quest’anno anche a causa del brutto e lungo infortunio del belga, che ha confermato la sua voglia di rimanere a Milano anche se detto sempre a mezza bocca.

Per quanto riguarda la situazione Marotta ha ribadito che: “Oggi ci sono tanti giocatori in scadenza; dal punto di vista del cuore andrebbero confermati tutti, poi vanno fatte delle scelte e stiamo lavorando per creare una squadra competitiva. Dobbiamo ringraziare la proprietà perché, nonostante tutte le critiche ricevute, non ha mai fatto mancare niente”.

Il ringraziamento di Marotta alla società

“La società ha ricevuto tante critiche, ma non ci ha mai fatto mancare nulla ottemperando a tutti gli adempimenti ed ai pagamenti degli stipendi.”

L’A.D. è tornato con una battuta sugli episodi di nervosismo visti in campo: “Nello spogliatoio c’è grande armonia e compattezza, altrimenti avremmo preso provvedimenti differenti”.

Carota e bastone….dolce ma severo Marotta ha fatto capire che la società è presente e che ha fiducia ma per arrivare ai risultati serve quella continuità che fino adesso è mancata.

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