Un viaggio nel tempo che ci riporta al 1993, anno dell’ultima sconfitta con 5 gol per la Juventus: contro il Pescara con attaccante un certo Massimiliano Allegri (proprio lui aprì le marcature). Il Napoli invece rivive gli anni e le emozioni del calcio di Maradona, nel calore del proprio stadio e sotto gli occhi della sua gente. Distruzione totale da parte della squadra di Spalletti: la banda di Allegri resta inerme, senza mai essere davvero in partita, e dice addio alla serie da 8 vittorie consecutive, con altrettanti clean sheets. Il tecnico di Certaldo scappa a +10 in classifica in attesa del Milan e guarda tutti da lontano.
ESTASI NAPOLI, JUVE CHE SUCCEDE?
Napoli straripante e invincibile, come sempre, e contro una Juve che sembra tornata quella di inizio campionato: spenta, senza idee e aggrappata alle giocate di un singolo. Osimhen e Kvara indirizzano subito la sfida, Di Maria torna per poco quello del mondiale ma non riesce a riacchiapparla e viene travolta dall’onda di entusiasmo azzurra. Dominio napoletano sotto ogni punto di vista, i bianconeri non possono che arrendersi e aspettare il triplice fischio.
Non saranno pochi i cocci da raccogliere nei prossimi giorni per l’allenatore livornese: tra pochi giorni, la Juventus affronterà il Monza in Coppa Italia, con i brianzoli già capaci di beffare i bianconeri in questa stagione. Sarà anche indispensabile ritrovare giocatori che potrebbero subire un contraccolpo psicologico dopo questa umiliazione: in primis Bremer, autore di una prestazione più che disastrosa. La Juve vuole di più per tornare a brillare come ha sempre insegnato a chi magari oggi si permette il lusso di sedersi in cattedra.