Il segreto di Mourinho
Non ci sono più Totti e Del Piero a scambiarsi esultanze e linguacce ma Pogba e Dybala a ricordare i bei tempi delle “fusioni” con la maglia della Juve addosso nel calore dell’Olimpico in cui si scrive la storia di un insipido Roma-Juventus, su cui Mancini mette la firma con la rasoiata che accende il fuoco della passione giallorossa: il giusto via all’incontro di pugilato dalle infinite riprese, prima la Signora e poi la Magica di Mourinho. Si alternano all’angolo nella disperata ricerca del k.o. che segni la supremazia dell’una sull’altra. Ma è nell’attesa che aumenta il desiderio e con calma e minuziosa attenzione, la Roma si spiana la via verso il successo.
Clean sheet e quarto posto per i capitolini che, come l’Inter, approfittano del passo falso del Milan contro la Fiorentina per scavalcarli in classifica: la graduatoria ora chiama 47 punti. La Juve invece resta settima con 35, e con la testa all’Europa League. Vincono la Roma e il nervosismo bianconero, Kean si lascia andare ad una “cassanata” che all’Olimpico ricordano bene. Un calcio secco a Mancini con espulsione obbligatoria dopo pochi secondi dall’ingresso dell’attaccante.
Mourinho supera ancora la sua sfida infinita con la Juve e nel cielo rimbomba tutta la sua voglia di calcio a e per Roma, malgrado un futuro con più dubbi che certezze. Non ci sono più Totti e Del Piero ma quella tra la Roma e la Juventus è sempre la solita storia infinita, per una notte tinta di giallorosso.
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