Inter, Beppe Marotta a 360°

L’a.d. nerazzurro Beppe Marotta, ospite speciale dell’evento “Lo Sport fa Viaggiare, tenutosi nella nota località marittima di Cervia, ha rilasciato interessanti dichiarazioni riguardanti il mondo Inter e il calcio in generale.

L’IMPORTANZA DEL CALCIO NELL’ECONOMIA DEL PAESE – “Io penso che lo sport e il turismo siano rimasti gli unici asset che fanno da volano per l’economia del Paese. Il movimento sportivo genera una grande impressione e grandi numeri. Io rappresento la Serie A, che è un modello esclusivamente di business. Però i valori dello sport di nicchia e di base sono sempre quelli: il fare attività fisica rappresenta un tema di prevenzione e di salute e ciò si traduce in meno soldi spesi dallo Stato per la salute”.

LA SITUAZIONE ITALIANA– “Però gli impianti sono pochi, c’è ancora molto da fare: pecchiamo di infrastrutture povere e di mancanza di formazione. Non possiamo pensare allo sport come fenomeno a sé stante, ci vuole una offerta formativa per coloro che sono destinati a questo settore. Mancano strutture e mancano docenti. Poi c’è anche una burocrazia che rende molto difficile il finanziamento delle strutture nuove e la stessa banca dello sport non riesce a garantire soldi”.

OBIETTIVO SECONDA STELLA – “La seconda stella? Nello sport bisogna avere il coraggio di osare. Sta anche a me, come leader del gruppo, dire quale sarà l’asticella. Dire che puntiamo alla seconda stella è uno stimolo, poi la sfida è importante per tutti in una stagione anomala, con quasi due mesi di sosta forzata per via del Mondiale”.

MONDIALE INVERNALE – “Bisognerà gestire la parte atletica, che sarà difficile visto che tanti giocatori andranno al Mondiale. Direi che potrà incidere sull’esito finale”.

CAMPIONATO 2022-2023 E LA CURA DEI DETTAGLI – “Di sicuro sarà un campionato avvincente. Negli ultimi anni Inter e Milan hanno vinto lo Scudetto facendo sì che non ci sia più l’egemonia della Juventus. L’anno scorso poi ha dimostrato che la cura dei particolari fa la differenza. Siamo arrivati a due punti dallo Scudetto, il che significa che la distanza era minima e quindi vanno curati meglio quegli aspetti trascurati la stagione passata. Una società deve curare i particolari, come ad esempio lo staff che sta dietro la squadra che va in campo, dai magazzinieri ai nutrizionisti”.

FOCUS SULLA LOMBARDIA “SPORTIVA” – “Spero tanto che ci sia quella passione e quell’interesse che questo sport merita. In Lombardia negli anni Settanta e Ottanta lo sport era generato principale del mecenatismo dell’imprenditoria, oggi non ci sono più gli imprenditori e quindi non ci sono più società sportive. A Varese, la mia città, la pallacanestro e il ciclismo giravano intorno al commendator Borghi. Oggi le società calcistiche tra Milano e Varese si sono ridotte, è un momento di forte contrazione”.

CAPITALE STRANIERO E MADE IN ITALY – “Se arrivano i fondi vuol dire che mancano i soldi; c’è una grande difficoltà finanziaria. Quindi è giusto che venga dato spazio a proprietà straniere, perché il mecenatismo è finito, e a fondi perché in un momento di grande contrazione finanziaria danno linfa vitale per portare avanti il sistema. Io credo però che il made in Italy sia ancora di altissimo livello, come giocatori e come allenatori. Carlo Ancellotti, rivincendo la Champions League, ha dimostrato quale sia la qualità degli allenatori italiani”.

Queste le parole del dirigente dell’Inter Beppe Marotta, pronunciate in occasione di un convegno a pochi chilometri di distanza da Cesena, città che, nella serata odierna, ospiterà l’ennesima amichevole dei nerazzurri pronti a vedersela con l’Olympique Lyonnais (ore 20:30).