Si pensava di aver trovato il nuovo El Dorado, dove invece di scavare oro si cercano criptovalute, ma come tutte le bolle speculative anche questa ha avuto la sua eclisse. Dopo Digitalbits con l’Inter, anche l’Atletico Madrid ha perso la sua miniera d’oro: da Madrid la notizia che annuncia la fine della sponsorizzazione da 40 milioni di euro da parte di Crypto Firm Whalefin. Prima l’illusione durata anni dei club che continuavano comunque a guadagnare milioni di dollari dalle banche, che avevano iniziato ad emettere con piena fiducia questa nuova valuta, e ora l’amara verità di una crisi finanziaria che mette in ginocchio l’economia.

Pur di farsi pubblicità queste aziende hanno da tempo iniziato a sponsorizzare qualsiasi tipo di evento sportivo, fino ad arrivare ad essere designati come sponsor principale delle maggiori società calcistiche europee. Ma come ogni crisi economica insegna, tanto più ripida la salita al successo e tanto è vorticosa la discesa che porta ad un’insostenibilità degli impegni presi. Scenario ricco per i più grandi club che in un forte momento di contrazione dei ricavi si sono fatti subito invogliare dalle grandi cifre proposte dalle banche per favorire la sponsorizzazione, che fosse di manica piuttosto che principale.
Ma come già successo in passato con le varie bolle speculative che spesso sono propri dei mercati finanziari, anche adesso i maggiori danneggiati da questa crisi sono i soggetti che hanno creduto fortemente nella bontà del prodotto sottostante all’investimento. Come nell’El Dorado una volta esaurite le miniere d’oro, i minatori hanno comunque iniziato una ricerca di nuovi sponsor ad hoc per sostituire gli ormai insolventi istituti di criptovaluta.
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