Lautaro e Lukaku sono stati più de “il 9 e il 10”. Erano amici, colleghi, fratelli legati indissolubilmente dall’amore scritto e raccontato da cantanti come Pezzali. Un sogno ad occhi aperti senza limiti e più forte di qualsiasi cosa, spaventato solo dalla loro stessa voglia di prendere letteralmente a calci il mondo.
Batman e Robin, Don Chisciotte e Sancho Panza, Spiderman ed Ironman, come le più storiche accoppiate condividevano il palco in un qualcosa di così bello da non sembrare realtà. Ma come si fa a dimenticare tutto questo? “Sono rimasto deluso, lo ammetto” – dice proprio Lautaro che ancora oggi cerca una risposta a questa difficile domanda – “ho provato a chiamarlo ma come ad altri miei compagni non ha mai risposto”.
In ginocchio da te
Ha sbagliato una volta, tornando in ginocchio dall’Inter chiedendo perdono e promettendo di non perseverare. E invece la sua parte irrazionale, quella diabolica, ha avuto la meglio. Di nuovo. Ed oggi Romelu è addirittura accostato alla Juventus alla quale aveva giurato, come per il Milan, di non andare “mai, mai, mai, mai”.
“Per carità, è una sua scelta e posso solo augurargli il meglio”, aggiunge diplomaticamente il nuovo capitano dell’Inter che nel frattempo giura amore eterno con i fatti rifiutando un’offerta dall’Arabia da 240 milioni di euro per 4 anni. “La differenza tra me e te”, tornando alla musica, è sicuramente la dedica ad hoc per Lukaku.
Ma ora non c’è più tempo per i ripensamenti o per le canzoni, perché ognuno va per la sua strada e Lautaro ha sicuramente cose più importanti a cui pensare; a partire dalla tournée estiva in Giappone e alle due amichevoli, del 27 luglio e dell’1 agosto, contro Al Nassr e PSG prima del grande ritorno a scuola. Senza Lukaku, ma con un altro 9 più giovane e fedele come compagno di banco in questo nuovo anno di sogni e speranze cercando le stelle.
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