Juve: la corte da il via al sottoprocesso

Quindici punti di penalizzazione. Questa la sentenza della Corte di appello della FIGC a carico della Juventus dopo la riapertura del processo sportivo sulle plusvalenze oltre a sanzioni individuali ai dirigenti: 2 anni e mezzo di squalifica a Fabio Paratici, 2 ad Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene, 1 anno e 4 mesi a Federico Cherubini e 8 mesi a Pavel Nedved.

L’odierno accoglimento del ricorso per revocazione da parte della Corte d’Appello, per noi costituisce una più che palese disparità di trattamento ai danni del club e di chi lo rappresenta, rispetto a qualsiasi altra società o tesserato – hanno detto i legali degli juventini Maurizio Bellacosa, Davide Sangiorgio e Nicola Apa – Attendiamo ora le motivazioni per presentare il ricorso davanti al Collegio di Garanzia dello Sport, ed evidenziamo che alla sola Juventus e ai suoi dirigenti viene attribuita la violazione di una regola, che la stessa giustizia sportiva aveva ripetutamente riconosciuto non esistere. Riteniamo ancora che si tratti di una palese ingiustizia anche nei confronti di milioni di appassionati, con la speranza che sia sanata nel prossimo grado di giudizio”.

Con l’inibizione di Cherubini alla Juventus serve un nuovo direttore sportivo, anche a livello formale visto che deve essere indicato nell’organigramma oltre che svolgere il lavoro di raccordo tra mercato e squadra potrebbe essere nominato Giovanni Manna, che sta svolgendo il medesimo incarico per la Juventus Next Gen, in attesa di trovare nomi nuovi.

Per quanto riguarda Paratici la Figc ha chiesto a Uefa e Fifa di recepire le decisioni della Corte d’Appello della Federcalcio e, se la richiesta verrà accolta, l’ex ds bianconero sarà costretto a fermare il suo lavoro al Tottenham sempre a meno che non sia proprio il club a fermare il dirigente prima di ogni decisione delle federazioni internazionali.

Era di nove punti ciò che la Procura FIGC aveva chiesto. Carte private fra giocatori e società, scambi di giocatori sopravvalutando il valore, posticipazione di stipendi, tutto questo è sotto la lente d’ingrandimento per la giustizia penale e sportiva. E’ arrivato il primo giorno del giudizio per la Juventus, questo 2023 sarà un anno difficile per la società più per le questioni extra-campo. La corte d’appello della federazione si è espressa circa la richiesta della stessa di riapertura del procedimento nei confronti della società piemontese.

Colpevoli

Colpevoli! Ecco il verdetto della corte e quindi il processo chiuso a maggio 2022 si riapre portando la società di fronte un giudizio che potrebbe portare sanzioni sportive oltre quelle penali.

Prossima data segnata in rosso per la dirigenza bianconera è quella del 27 marzo, quando sarà il momento dell’udienza preliminare davanti al Gup di Torino.

A novembre il precedente CDA si era dimesso in massa a seguito delle segnalazioni della CONSOB e della richiesta della procura di apertura di un procedimento nei confronti della società per falso in bilancio.

Immediata fu la reazione della proprietà con la proposta di nomina a Presidente di Gianluca Ferrero e di Maurizio Scanavino come amministratore delegato.

Da quel momento si sono rincorse le notizie di delisting del titolo per uscire dalla borsa di Milano che non hanno mai trovato un vero fondamento; fino al nuovo consiglio di amministrazione

Durante il CDA della Juve il presidente dimissionario Andrea Agnelli ha salutato tutti, non fermando le proprie dimissioni alla società sportiva ma a tutte le aziende del gruppo

«Faccio un passo indietro-le parole di Agnelli- lascerò il consiglio di tutte le società quotate. È una mia decisione personale, che ho preso d’accordo con John, con cui il rapporto rimane strettissimo, AjaY Banga e Tavares. È la mia volontà di affrontare il futuro come una pagina bianca».

A questo punto sono stati nominati i nuovi membri che rimarranno in carica fino al 2025 confermando i nomi indicati a suo tempo dalla proprietà

Il nuovo Ad Scanavino: “Obiettivi e ambizioni non cambiano”

“Obiettivo principale è allargare il pubblico degli affezionati della Juventus. Target giovani e internazionali facendo leva sulla storia del marchio Juve. Obiettivi e ambizioni sportive non cambiano. Equilibrio finanziario e iniziative commerciali per futuro”

Un cambio di rotta quindi non più spese folli nei mercati ma cercare di far crescere i vivai e puntare su giovani promesse.

Ferrero: “Difenderemo la Juve con rigore ma senza arroganza”

Dopo aver ringraziato chi lo ha preceduto il nuovo presidente ha tenuto a ricordare che difenderà la società ma portando il massimo rispetto nei giudici e nelle loro decisioni

“Ci aspettano delle sfide per le quali noi come Cda riteniamo di avere esperienza competenza e determinazione per difendere la Juventus in tutte le sedi competenti, penale, sportiva e civile. Lo faremo con rigore e anche pacatezza e senza arroganza. Abbiano sempre rispettato chi dovrà giudicarci. Ma vogliamo uguale rispetto per discutere nelle sedi competenti le motivazioni del nostro agire”

Colpevole o innocente la Juventus si avvia ad un futuro diverso da quello che lo ha contraddistinto dal 2011 ad oggi; stop alle spese folli, rischio di penalizzazioni e di esclusione da competizioni, sicuramente il 2023 sarà un anno che rimarrà nella storia del club forse quanto il 2006.