La Procura federale riapre l’indagine plusvalenze Juventus
Sono partite le diffide per la Juventus, altre 8 società (Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara) e 52 dirigenti delle medesime per la riapertura dell’indagine “Prisma” che aveva aperto il vaso di Pandora delle plusvalenze fittizie.
A seguito di nuova documentazione reperita e del procedimento penale in corso da parte dell’Autorità Giudiziaria di Torino, la FIGC vuole chiarire la situazione e richiederà nella nuova sede di giudizio “la condanna alle sanzioni che verranno rispettivamente richieste nel corso dell’Udienza di discussione del ricorso di fronte alla corte di federale di appello”
La F.I.G.C. ha quindi deciso di attivare l’articolo 63 del codice di giustizia sportiva e di portare nuovamente davanti alla corte di appello le società e i dirigenti che erano stati assolti con la sentenza dell’Aprile scorso.
Il comunicato Juventus
“Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver ricevuto, unitamente ad altre 8 società di calcio italiane e relativi soggetti apicali all’epoca dei fatti, dalla Procura Federale presso la F.I.G.C. una “impugnazione per revocazione parziale, ex art. 63, del C.G.S., della decisione della Corte Federale di Appello, Sezioni Unite, n. 0089/CFA-2021-2022 del 27 maggio 2022, divenuta definitiva”, si legge sul sito ufficiale dove si spiega anche come proprio la Corte Federale di Appello avesse precedentemente rigettato il reclamo proposto sempre dalla Procura avverso la decisione del Tribunale Federale Nazionale che aveva però prosciolto la Juventus e i soggetti deferiti per insussistenza di qualsiasi illecito disciplinare.
In ogni caso, il club torinese ha voluto anche chiarire i prossimi passi: “La Società potrà articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice, confidando di poter ulteriormente dimostrare la correttezza del proprio operato, l’assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio rispetto alla decisione della Corte Federale di Appello e la carenza dei presupposti dell’impugnazione proposta“.
Una situazione sempre più complicata, soprattutto per la Juventus che era già alle prese con l’inchiesta sui bilanci della Procura della Repubblica torinese, con l’indagine Uefa sul fair play finanziario e l’accordo raggiunto, rischia ora di dover affrontare ben tre processi sportivi in Figc. Diversi i possibili scenari futuri, la gamma delle sanzioni parte infatti dall’ammenda con diffida (nel caso di mancata produzione, alterazioni o falsificazione materiale ed ideologica anche parziale dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva e Covisoc) fino a alla penalizzazione in classifica, alla retrocessione o addirittura all’esclusione dal campionato. Sempre nel caso in cui però venga accertato che la falsificazione dei documenti contabili sia stata propedeutica all’iscrizione al campionato.