La rinascita
Il bellissimo cigno sembrava tornato ad essere un brutto anatroccolo ma solo perché non aveva il coraggio di specchiarsi nell’acqua.
E dal gelo di un lago ghiacciato di inverno la primavera di Chivu dopo la eliminazione che aveva del clamoroso in Youth League ha saputo specchiarsi e vedere che non era cosi’ brutta come i risultati la dipingevano fino a quel momento.
La ripresa del giusto cammino
Dopo il pareggio con il Bologna in casa ha inanellato solo vittorie dimostrando che il bel gioco stava tornando sui campi quando scendevano i ragazzi di Chivu e così la classifica torna a sorridere ai neroazzurri.
Con le vittorie con Cagliari, Torino e Verona adesso la posizione in classifica dice nono posto con 31 punti a soli 6 punti dalla zona playoff, risultato minimo per chi ha il tricolore stampato sul petto.
In mezzo a queste tre gare la vittoria in casa contro la Sampdoria che ha qualificato la primavera alla semifinale di Coppa Italia di categoria emulando le gesta della prima squadra.
Giovani ma con un bomber in più
La primavera è una squadra giovanissima (età media dei giocatori 18 anni), senza fuori quota e con i più esperti Carboni e Zanotti oramai aggregati in pianta stabile alla prima squadra che ha trovato nel più giovane dei fratelli Esposito un bomber di razza capace di realizzare 6 goal nelle ultime 4 gare andando sempre a segno.
Il mercato invernale della Primavera
Sicuramente un altro aiuto al mister è arrivato dal mercato: Pozzi e Nazirevic sono arrivati da Varese e Svezia a puntellare le fasce difensive oltre al centrale Kassama arrivato dal Monza. L’impatto dei nuovi arrivati (specialmente gli ultimi due) ha dato la scossa alla squadra; nell’ultima partita lo svedese ha pennellato l’assist per il goal vittoria di Pio Esposito.
Proprio in attacco i neroazzurri erano coperti come numericamente a centrocampo ma mancavano in questo reparto della qualità che Ebenezer Akinsanmiro, premiato come migliore giocatore del torneo di Viareggio dello scorso anno, ha portato in quel di Milano, come visto nella partita con gli scaligeri quando è stato schierato come mezzala nei tre di centrocampo insieme a Aleksandar Stankovic e Issiaka Kamatè.
Il cigno si è specchiato e non si è visto così brutto; adesso, con qualità ripristinata e ampiezza della rosa, centrare l’obiettivo playoff non è più una utopia.
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