Lautaro, basta Mondiale: “Dobbiamo vincere con l’Inter”

Lautaro Martinez ha raggiunto il tetto del Mondo con la sua Argentina e ora vuole svelare il trucco ai suoi compagni all’Inter. Allo scudetto ci credo ancora. Abbiamo perso tanti punti, ora dobbiamo prepararci bene per il Napoli e fare il nostro lavoro poi ci sono Coppa Italia e la Supercoppa. Dobbiamo prepararci per vincere tutto“. Del Mondiale, delle emozioni vissute e della seconda parte di stagione ha parlato ad Appiano Gentile.

A livello calcistico non c’è cosa più grande di vincere la coppa del mondo, lo sognavo da bambino e non pensavo che fosse così bello – ha aggiunto l’attaccante – Dopo il gol di Montiel ho vissuto emozioni uniche. Cosa ho imparato? Le partite sono lunghe e la forza del gruppo è importante, e questo cercherò di trasmettere ai miei compagni”.

L’ultimo rigore prima del delirio, la rete si gonfia e l’Argentina in paradiso. Giorni interi di festa, pazzia, sogni realizzati: milioni di persone in strada, traffico bloccato e parate continuate in elicottero. “È difficile da spiegare. Bahia Blanca ha tante personalità dello sport, ma è stata una fortissima emozione anche per la mia famiglia. Tre momenti per raccontarlo? La sconfitta con l’Arabia, lì abbiamo parlato e siamo tornati a lavorare. Poi la partita con l’Olanda e ovviamente il rigore di Montiel. Ringrazio Maradona e tutti gli italiani che vivono in Argentina e che hanno festeggiato con noi. Ora l’Italia deve prepararsi per il prossimo, ha tanti giovani forti e spero che ci siano anche loro”.

Argentina vs Inter: Lautaro trova le differenze

Al Mondiale Lautaro ha provato a mettere in pratica ciò che il gioco della Scaloneta sembra farlo rendere diversamente da quello di Inzaghi. In Nazionale gioco con il migliore del mondo, Messi è protagonista e noi lo aiutiamo. All’Inter invece ho il mio ruolo e cerco di fare il meglio al di là di chi sia con me. In Italia ho comunque vissuto momenti bellissimi e vinto tre trofei che mancavano da tanto. Sono molto orgoglioso, anche la nascita di mia figlia mi ha cambiato la vita e aiutato in campo”.

Dybala e Lautaro

Un giocatore che sembra diverso ma sempre con lo stesso problema, la difficoltà con il gol. Solo il rigore contro l’Olanda, seppur decisivo, ha regalato la gioia personale all’attaccante. “E’ successo anche all’Inter, ma cerco di aiutare la squadra in altri modi, e non mi piace sentire le polemiche da chi non sa cosa succede. Sono arrivato in Qatar con la caviglia a pezzi ma ho dato comunque tutto”.

Il ritorno da campione del Mondo di Lautaro

Un Mondiale passato alla storia più per le polemiche che per quanto successo in campo: l’immagine di Lionel Messi che alza la coppa più magica al mondo è destinata ad entrare negli almanacchi. Ma ora come si riparte? Sicuramente vincerlo ti dà più forza, è vero che siamo a metà campionato e che magari potremmo stancarci più mentalmente che fisicamente. Lavorando e con l’amore per questo sport però sono sicuro che coltiverò la fame di vincere ancora”.

Il Napoli ha qualità, dobbiamo fare bene pressione senza palla“. Una prima lettura tecnica del match che darà importanti risposte sul ruolo e sulle possibilità dell’Inter in questa stagione. “La squadra l’ho trovata bene anche fisicamente, si sono allenati bene, siamo carichi. Poi offrirò anche una cena (ride, ndr)”. Ritrovato Lukaku, ora tocca al Toro che però ha già risposto presente al sottointeso invito di Inzaghi: “Sono pronto, finalmente la caviglia è migliorata e se il mister mi vorrà, potrà contare su di me“.

E ora che sarà di Lautaro?

“Sono migliorato tantissimo, si vede e l’ho notato anche io. Adesso l’obiettivo è continuare a migliorare, in tutto, per essere più maturo e più intelligente dentro il campo”. Un mondiale come coronamento di una carriera che a 25 anni è solo all’inizio. Ma ora di Lautaro che sarà? A lui stesso l’ardua sentenza.

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