Lautaro sulle orme di Zanetti? Parla l’agente

Nel calcio le bandiere sono merce sempre più rara, sia perché rispetto al passato varie squadre, soprattutto estere, hanno la possibilità di offrire cifre da capogiro, che per il peso sempre più influente degli agenti, desiderosi di spostare da una parte all’altra i propri assistiti alla ricerca del miglior contratto. L’agente di Lautaro Martinez, invece, si espone in altro modo: “Ha diversi anni di contratto con l’Inter, sarebbe molto bello se giocasse in nerazzurro per tutta la carriera”; d’altronde, Argentina e Inter sono irrimediabilmente legati nelle proprie storie, quasi fino a fondersi in alcuni momenti.

Sperando che le parole si trasformino in fatti

Non è la prima volta che un calciatore dell’Inter giura amore ai nerazzurri, ultimo di una lunga lista; da Lukaku, che a maggio baciava la maglia nella festa Scudetto e ad Agosto baciava quella del Chelsea dopo il primo gol Blues, fino a Skriniar, che voleva diventare l’Hamsik milanese, e sappiamo già quale sarà l’epilogo della sua avventura all’ombra del Duomo.

L’assalto del Barcellona nel 2020

Eppure, durante la prima stagione di Conte, sembrava che il destino del Toro fosse altrove: il Barcellona ci ha fatto più di un pensiero, su esplicita richiesta di Messi, pur non arrivando mai a pagare la clausola rescissoria né a presentare offerte convincenti alla dirigenza. Il rinnovo, la fascia da capitano prenotata e la maglia numero 10 disegnano al meglio l’importanza di Lautaro Martinez in questa Inter: un leader tecnico e mentale.

Le parole di Zanetti su Lautaro

Lo stesso Javier Zanetti ha avuto parole al miele per il connazionale e sulla fascia da capitano che ha indossato durante le ultime partite:” Sono felicissimo per Lautaro, non per questo momento ma per il percorso che sta facendo da quando è arrivato da noi. Quando lo abbiamo preso la missione era averlo pronto per l’immediato e il futuro, credo che ora la nostra visione sia stata quella giusta perché pensavamo che Lauti potesse crescere in questa maniera e adesso stiamo vedendo un giocatore completo. Dopo la vittoria mondiale con l’Argentina continua a dimostrare di essere un attaccante formidabile”.

La vittoria al Mondiale come consacrazione di un percorso di crescita iniziato con Spalletti, e velocizzato con l’addio di Icardi e l’arrivo del suo gemello del gol perfetto: Lukaku, per stessa ammissione dell’ex Racing, è stato determinante nella sua evoluzione, sia come calciatore che come uomo.

E se oggi la bandiera nel mondo del calcio è sempre più un ricordo, non costa niente sognare che possano esserci le condizioni per cui Lauti, come viene chiamato sia da Inzaghi che dallo spogliatoio, possa seguire il percorso tracciato da Zanetti.

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