Sadio Manè è vicinissimo dal diventare un nuovo giocatore dell’Al Nassr per 37 milioni. Sembra non si vogliano placare le società arabe, che da tempo continuano a prendere d’assalto il mercato europeo riuscendo di fatto ad impadronirsene. Proprio come ha detto Cristiano Ronaldo: “La Saudi Pro League entrerà nei top 5 campionati al mondo” ed effettivamente la strada è quella giusta, ma solo se si guardano i soldi spesi. Tenendo conto, invece, del saldo, cioè sommando spese ed entrate, il campionato che ospita Cristiano Ronaldo è secondo, sempre dietro alla Premier League, con un negativo di 315 milioni.
Toccata e fuga di Manè
Già da tempo l’avventura di Sadio Manè in Baviera sembrava prendere la strada dell’addio, soprattutto dopo il bruttissimo episodio avvenuto con Sanè – il famoso pugno al labbro – che ha creato una crepa insaturabile nello spogliatoio.
Il nuovo arrivato Tuchel ha provato a stabilizzare la situazione, ma senza successo. Le qualità del senegalese le conosciamo tutti, ma forse nell’ultima annata passata in un Bayern Monaco non particolarmente brillante malgrado il titolo, dove inoltre ha agito da falso 9, non proprio il suo ruolo, non ha fatto suscitare interesse di nessuna squadra europea. O meglio, interesse sì, ma non tale da far sborsare alla società 40 milioni.
Insomma, anche questa volta i soldi hanno vinto sulla passione, facendoci salutare un giocatore che ha fatto cantare a squarciagola per anni uno stadio come Anfield, riuscendo a far tornare sul tetto d’Inghilterra e d’Europa il Liverpool. A soli 31 anni si può definire conclusa (?) la carriera dell’ennesima star del calcio europeo, ma la vera domanda è: non è che questo addio di massa delle ormai vecchie stelle del calcio non può aiutare il sistema stesso ad un cambio generazionale che sarebbe tanto utile?
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