Argentina e Francia vuol dire soprattutto Messi contro Mbappé: una finale da 10 dove il presente incontra il futuro. Domenica sapremo se la Pulce esaudirà il suo desiderio più grande o se Kylian dimostrerà ancora di essere pronto a prendersi la scena.
Messi, capitano e trascinatore albiceleste, si presenta in questa finale all’età di 35 anni senza averne mai vinta una mentre Mbappé, punta di diamante della Francia di Deschamps che compirà 24 anni due giorni dopo la finale, arriva alla sua seconda finale mondiale consecutiva da campione del mondo in carica.
Due stili di gioco differenti
Giocatori molto diversi tra loro: Messi è uno dei più grandi talenti mai visti nel calcio, motivo che ha sempre giustificato il paragone con Dios Diego Armando Maradona.
Lo stile di gioco della Pulce ha mantenuto le caratteristiche d’imprevedibilità, può segnare in qualsiasi modo, da fulcro del gioco terminale offensivo, da fuori area, da uomo assist regalando palloni da spingere in rete dopo aver dribblato mezza squadra avversaria.
Per chi non ha mai visto giocare Maradona, Messi verrà ricordato come il migliore di sempre, fino a quando non arriverà un erede.
Il gioco di Mbappé è basato sull’atletismo con un’ispirazione alla Cristiano Ronaldo, data da una cura maniacale al lavoro e alla dedizione negli allenamenti.
Il francese ha un fisico asciutto e longilineo associato a una di corsa da velocista olimpico, non a caso in questi Mondiali ha effettuato il maggior numero di scatti veloci, con picchi di oltre 35 chilometri orari.
Nella metà campo avversaria le azioni che crea portano quasi sempre alla rete o a un’azione pericolosa, segno di grande fiuto in zona gol.
Messi per il club, Mbappé per la nazionale
A livello di club la differenza è notevole, a quasi 24 anni non ha vinto tutto come aveva già fatto alla sua età l’argentino, ma nonostante questo l’enfant terrible si trova nelle condizioni di poter vincere il suo secondo Mondiale in carriera, cosa che a tanti grandi calciatori non è riuscita nemmeno una volta.
Insomma entrambi hanno ancora qualcosa da imparare: il primo ha insegnato calcio negli ultimi vent’anni, l’altro lo sta facendo ora e lo farà ancora per molto.
Solo la finale dirà chi sarà il più forte ma il dilemma continuerà ancora per anni…era più forte Maradona o Pelé come Messi o Mbappé?