In vista del derby, Simone Inzaghi è tornato a parlare dalla sala stampa del Centro Sportivo Suning. L’allenatore nerazzurro ha toccato diversi temi, iniziando da una presentazione del match di domani: “Conosciamo l’importanza della partita per la società e per i tifosi. Saranno decisivi i duelli, la squadra è pronta”.
Incalzato da Marco Barzaghi sull’assenza di Lukaku, il tecnico dell’Inter ha parlato del belga: “Lukaku è una perdita molto importante, purtroppo abbiamo visto che di infortuni muscolari ce ne sono tanti in questo inizio di campionato. Speriamo di riaverlo prima della sosta”.
Sulle sfide al Milan della scorsa stagione, Inzaghi ha detto la sua e ha aggiunto cosa ci vorrà per vincere domani: “I derby dell’anno scorso sono stati tanti e tutti equilibrati. Dobbiamo avere personalità ed essere bravi nei duelli e negli episodi. Ci vorranno cattiveria e determinazione“.
Sull’undici che scenderà in campo domani, l’allenatore piacentino preferisce non esprimersi e aspettare l’allenamento odierno: “Manca l’allenamento di oggi e anche domani faremo un risveglio muscolare. Bastoni? Non era al 100% prima della Cremonese a causa della febbre, che si è ripresentata anche dopo la partita. L’attacco? Ho tre giocatori importanti, devo scegliere il partner di Lautaro. Sia Dzeko che Correa hanno fatto bene martedì. Anche sugli esterni deciderò dopo l’allenamento”.
L’allenatore si è detto soddisfatto del mercato e ha parlato dell’arrivo di Acerbi: “È un giocatore di esperienza che ha già lavorato con me e conosce i miei metodi. È un nazionale e sarà di grande aiuto sia da centrale che da braccetto”. Inoltre, ha aggiunto delle considerazioni anche su Gosens, rimasto a Milano nonostante le voci che lo volevano come possibile partente: “Robin è al 100% dentro il mondo Inter. È stato fermo tanto e sto preferendo farlo entrare a gara in corso, ma il suo minutaggio si alzerà”.
Infine, Inzaghi ha concluso parlando dei festeggiamenti sopra le righe dei giocatori del Milan per lo scudetto: “Per quanto riguarda i festeggiamenti, ognuno fa come meglio crede. Io personalmente ricordo i nostri due trofei e l’abbraccio del pubblico dopo l’ultima giornata”.