Nuovo stadio Milano

Nel 2022 Inter e Milan hanno collezionato il Triplete nazionale riportando nella città lombarda Scudetto, Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Nonostante la convergenza di idee sui nuovi progetti dello stadio però, non riescono ancora a trovare la quadra con il comune per dare il via all’apertura del cantiere.

Il ritorno alle vittorie

Dopo gli anni d’oro del Milan di Berlusconi e dell’Inter di Moratti le due società facevano da spettatori di lusso alle premiazioni a parte casi sporadici, ma dallo scudetto 2021 le coppe sono tornate nella città meneghina.

Parallelamente hanno progettato la nuova area di San Siro per costruire uno stadio avveniristico e degno del blasone dei due club.

Dal progetto al via ai lavori

Nel 2019 sono stati presentati i due progetti finali e nel 2021 è stato consegnato al comune il progetto di Populous, la famosa “Cattedrale”. Da quel momento si sono scatenati i comitati “Salviamo San Siro” e il comune, dopo aver rifiutato di indire il referendum popolare richiesto, che ha convocato un dibattito pubblico, durante il quale sono stati presentati piani alternativi per la riqualificazione del Meazza.
Dal confronto è stata confermata la condivisione della volontà di portare a termine il progetto della Cattedrale.

Le nuove dichiarazioni sul Meazza

Nonostante l’unità di intenti fra il comune e le squadre, altre figure istituzionali come il sottosegretario alla cultura Sgarbi che ha dichiarato di voler emanare un vincolo culturale per lo stadio e il presidente del Senato La Russa che ribadisce che “quando all’estero si parla di Milano le cose che si conoscono sono tre: il Duomo, la Scala e lo stadio San Siro”, si sono fatti sentire. Nel frattempo, il consiglio comunale che doveva analizzare la situazione finale per poi passare la parola definitiva ai club ha posto dei paletti rispetto al progetto presentato.

  • Capienza elevata a 70.000 posti
  • Aumento della metratura di verde

Il momento delle decisioni finali sul futuro del Meazza

A questo punto la parola passa ai club che devono fare i conti con le nuove dichiarazioni da parte delle istituzioni nazionali e del consiglio comunale. Non si esclude dunque che i due club potrebbero iniziare a valutare il piano B più volte paventato sia da Antonello che da Cardinale.

Sicuramente il Meazza non verrà toccato fino al 2026, anno in cui ospiterà l’inaugurazione dei Giochi Olimpici ma è arrivato il momento trovare l’unità di intenti che serve per dare alle due squadre, tornate protagoniste, uno stadio moderno ed un quartiere all’altezza.