Ounahi, rimpianto napoletano
Azzedine Ounahi, tra le stelle del Mondiale forse la più brillante e ora il Napoli vuole che illumini il suo cielo. Da tempo il marocchino è l’obiettivo numero uno di Giuntoli ma le loro strade non sono mai riuscite ad incontrarsi.
Il mondiale è il palcoscenico perfetto per farsi conoscere e farsi notare. Quest’anno la squadra-rivelazione è stata senza dubbio alcuno il Marocco, riuscito nell’impresa di arrivare per la prima volta nella sua storia in semifinale. In una rosa costellata saltano all’occhio immediatamente i grandi nomi dei vari Ziyech, Hakimi e Bonou. Sta di fatto però che le vere star di questa nazionale sono state altre, in particolare i due centrocampisti, probabilmente i migliori del mondiale: Sofyan Amrabat e Azzedine Ounahi.
Non è da escludere quindi che l’8 rossoverde possa presto raggiungere il gioiello fiorentino, magari già dalla prossima estate. Il Napoli ha da tempo posato gli occhi sul talentino classe 2000 dell’Angers, al tempo da aver addirittura mosso i primi timidi passi senza mai tentare l’accelerata per chiudere. “Maledetto Mondiale”, dicono forte in Campania dopo la consapevolezza della valutazione schizzata alle stelle, ad ora sui 25 milioni di euro, e sull’aumento della concorrenza. “Sceglierò in base al miglior progetto sportivo, sarà un fattore fondamentale per decidere la mia prossima mossa”, ha detto qualche settimana fa proprio Ounahi.
La scheda di Ounahi

Quella di Ounahi è quasi una storia da romanzo fantasy. Cresciuto calcisticamente in Francia fino ai 18 anni quando arriva la prima vera occasione di affacciarsi nel calcio dei grandi: si trasferisce infatti allo Strasburgo dove però le cose non vanno al meglio. Parte nella formazione B fino al prestito nella Serie C francese, all’Avranches. Da lì inizia la rinascita: sviluppa uno stile di gioco che come armi principali ha la rapidità di gamba, un maggiore utilizzo della suola e la velocità di pensiero. Nonostante il fisico gracile fa leva sulla forza fisica nella fase di recupero palla. Quest’insieme di caratteristiche gli permette di poter giocare da mezz’ala, come nel Marocco, da mediano ma anche venti metri più avanti, come trequartista. Caratteristiche uniche e una duttilità che pochi hanno, questo è Azzedine Ounahi, uno dei tre migliori centrocampisti del mondiale.