Pif: “Italia, no grazie!”
Un modello futuristico per il mondo del calcio, qualcosa di innovativo allo studio ma nel quale pare non ci sia posto per l’Italia e quindi per l’Inter.
Amanda Staveley, A.D. del Newcastle, ha dichiarato che la proprietà del club sta sviluppando un progetto di network di squadre di calcio con a capo un top club e diverse società satelliti.
“Non abbiamo considerato l’acquisto degli Spurs, il Chelsea o il Liverpool perché spendere miliardi per un club di calcio?”.
Parlando del passato ha confermato la linea di azione del fondo PIF che già per bocca del governatore Al-Rumayyan aveva dichiarato come la metodologia di investimento nel calcio sia mirata verso società che accrescano il valore di acquisto in maniera considerevole.
L’acquisizione del club inglese è costata “solamente” 300 milioni alle casse saudite ben lontano dai miliardi investiti nel Chelsea o richiesti a Manchester e dalla famiglia Zhang per la vendita dell’Inter.
“Stiamo esaminando tutte le opzioni per far crescere il Newcastle e il nostro brand”, ha detto la Staveley al Business of Football Summit del FT. “L’opportunità di acquistare giocatori giovani all’inizio del loro ciclo di sviluppo sportivo è fondamentale per la nostra crescita. Siamo molto concentrati su giocatori giovani, quindi ovviamente ci interessa il concetto di rete di club. Ma ogni volta che guardi al multi-club devi assicurarti di usare la metodologia/struttura adeguata – assicurati anche di scegliere attentamente il contesto e di adottare la formula giusta. Significa anche lavorare in aree geografiche diverse con tifoserie diverse tra di loro, è fondamentale stabilire bene gli obiettivi da raggiungere. Si tratta di una questione complicata”.
L’Italia e l’Inter non interessano
Nell’intervista non solo non si parla di Inter ma non viene nominato il nostro campionato come obiettivo di investimento per questo network confermando le parole che la Staveley aveva già rilasciato dichiarando “non interessante” un investimento nel nostro paese.
Arriva invece la conferma che in questo progetto si punti ad una diversificazione geografica mirando a club minori senza ulteriori investimenti in top club, infatti sembra che vi siano discussioni preliminari con il club francese Dijon per un potenziale investimento, mentre in passato pare che l’interesse fosse rivolto verso il club polacco dello Slask Wroclaw.
“Stiamo anche esaminando un’altra struttura/assetto/formula/modello che ci consentirebbe forse di fare entrambe le cose (acquistare quote di controllo e di minoranza), forse qualcosa che ci darebbe più opportunità di lavorare con molti più club di calcio. Ma siamo ancora in una fase molto precoce. Penso che qualsiasi potenziale acquirente di una squadra di calcio guarderà al modello multi-club/multiproprietà”.
Questo modello non è di facile realizzo infatti la Staveley lo ha dichiarato un processo “complicato” ma che è allo studio un progetto che consenta di realizzare una multiproprietà calcistica e che ogni possibile interesse od offerta sarà sempre resa pubblica.
Un progetto innovativo ed ambizioso ma del quale l’Inter ed il nostro campionato non sembrano far parte.
Entra a far parte del nostro gruppo telegram cliccando qui!
Clicca qui per restare aggiornato sulle ultime novità di calciomercato