Con il Mondiale del Qatar 2022 alle porte, è arrivato il momento di conoscere più da vicino le Nazionali che compongono il girone C, il quale raggruppa due formazioni americane, Argentina e Messico, un’asiatica, l’Arabia Saudita, e una europea, la Polonia di Robert Lewandowski.
Argentina, la grande candidata alla vittoria
La Seleccion del c.t. Lionel Scaloni si presenta, certamente, come una delle grandi favorite del Mondiale. Anzi, come la favorita. La Nazionale argentina, infatti, volerà in Qatar detenendo lo scettro di campione del Sud America, avendo conquistato la Copa America la scorsa estate 2021, battendo in finale gli storici rivali brasiliani.
L’Albiceleste è una tra le Nazionali più rappresentative della Serie A (seconda solo a Serbia e Polonia): fra le sue fila si contano, difatti, ben sei calciatori militanti nel massimo campionato italiano. In particolare, il reparto d’attacco è composto dagli interisti Joaquin Correa e Lautaro Martinez, dallo juventino Angel Di Maria e dal romanista Paulo Dybala, recuperato in extremis dall’infortunio muscolare. A questa lunga lista, si aggiungono, inoltre, i centrocampisti Leandro Paredes (Juventus) e Nicolas Gonzalez (Fiorentina).
Tuttavia, assoluto protagonista di “Qatar 2022” sarà il sette volte Pallone d’Oro, Lionel Messi, giunto presumibilmente al suo ultimo Mondiale. Per la Pulce, quindi, sarà l’ultima occasione di regalare al suo popolo, sicuramente uno fra i più “calciofili”, una gioia che manca da tanti, troppi anni, da quel lontano 1986, quando la Mano de Dios fece piangere di gioia un’intera nazione. La stessa “Mano” che ora veglierà i suoi da lassù, cercando di indicare loro la strada verso il trionfo e la gloria eterna.
Arabia Saudita, obiettivo ottavi di finale
Vietato considerare la Nazionale saudita come outsider del Mondiale. Infatti, i Figli del Deserto arrivano nel vicino Qatar dopo aver centrato ben sei qualificazioni nelle ultime otto edizioni della Coppa del Mondo (proprio come l’Italia, n.d.s.). Obiettivo dell’Arabia Saudita è, quindi, quello di accedere all’affascinante fase eliminatoria, eguagliando, così, lo storico risultato di “USA 1994”, quando la formazione araba ha ottenuto il suo miglior risultato, approdando agli ottavi di finale.
Impresa questa certamente non facile. Anzi. Infatti, se da un lato, fra i convocati dal c.t. Renard non si conta alcun calciatore militante in un campionato europeo, dall’altro la Nazionale araba è rimasta orfana del suo gioiello Shabab Fahad Al-Muwallad. L’attaccante dell’Al-Ittihad non prenderà parte alla spedizione “Qatar 2022” alla luce della brutta vicenda che, dal febbraio scorso, lo vede coinvolto in una lunga squalifica per doping: nonostante non sia stata emessa sentenza definitiva, essendo ancora pendente il ricorso della Wada innanzi al Tribunale di arbitrato per lo sport di Losanna, l’allenatore Renald ha preferito non rischiare, lasciando a casa il giocatore.
Messico, tutto sulle spalle di Lozano per centrare un obiettivo che manca da trentasei anni
La formazione messicana, altra rappresentante americana del girone C (assieme all’Argentina), volerà in Qatar con un sogno: conquistare il passaggio del turno, per poi provare a raggiungere i quarti di finale della Coppa del Mondo. Tale impresa, infatti, manca alla Verde da ben trentasei anni. Curiosamente, questo obiettivo è stato centrato dagli Aztecas solo in occasione delle edizioni disputate fra le mura casalinghe, precisamente nel 1970 (eliminati proprio dall’Italia) e nel 1986 (eliminati ai rigori dalla Germania Ovest).
Tuttavia, in questa edizione del Mondiale, il sogno messicano non sembra poi così irraggiungibile, se si considerano le statistiche fatte registrare negli ultimi anni dalla Nazionale centro-americana. Tra i dati più significativi vi è, sicuramente, da ricomprende la media punti ottenuta nelle 61 partite disputate sotto la guida del c.t. Gerardo Martino, la quale si aggira attorno ai 2.15.
Altro buon auspicio, e fonte di grande speranza, è la presenza, fra le fila del Messico, della stella del Napoli, Lozano. L’attaccante classe 1995, a quota 7 gol con la Nazionale maggiore, è sicuramente uno dei più esperti tra i suoi, pronto più che mai a trascinare compagni e un’intera nazione il più avanti possibile nella prestigiosa competizione internazionale.
Polonia, attenti a Lewandowski
Difficile, o forse impossibile, pensare alla nazionale polacca senza che la mente corra immediatamente a lui: Robert Lewandowski. Perno della sua Polonia e miglior realizzatore di tutti i tempi, con ben 134 reti realizzate in 76 match, l’attaccante del Barcellona sarà punto di riferimento per i suoi compagni e, sicuramente, darà filo da torcere alle difese avversarie, in quello che, con ogni probabilità, sarà il suo ultimo Mondiale.
Non solo Lewandowski, però. La formazione polacca è una fra le Nazionali, partecipanti a “Qatar 2022”, che vanta il maggior numero di calciatori militanti nel campionato italiano. Sono ben undici, infatti, i convocati dal c.t. Michniewicz che “provengono” dalle Serie A e B nostrane: fra questi, ci sono il portiere bianconero Szczesny, il napoletano Zielinski, passando per gli attaccanti Milik e Piatek, degni compagni o riserve di capitan Lewandowski.
Con grande rammarico, va ricordato che gli “italiani” partecipanti alla spedizione polacca avrebbero dovuto essere dodici. Grande assente è, infatti, il portiere dello Spezia, Bartlomiej Dragowski, infortunatosi seriamente alla caviglia destra durante l’ultimo match disputato dalla formazione ligure sul campo del Verona. A lui va il più grande in bocca al lupo.
Per le partite di esordio, appuntamento martedì 22 novembre con Argentina-Arabia Saudita (h. 11.00) e Messico-Polonia (h. 17.00).