San Siro

San Siro deve continuare a vivere, a esistere, a manifestarsi in tutta la sua bellezza e la sua maestosità. E’ giusto che la volontà dei tifosi vinca la transizione di un calcio che non li rappresenta. Inter e Milan spingono per la demolizione, accantonando l’idea della ristrutturazione (e tutti i suoi vantaggi) per accontentare un quasi insaziabile desiderio di modernità. Proprio di questo ha parlato il Sindaco di Milano Sala, ospite d’onore alla cerimonia degli “Ambrogini d’Oro”.

Il sindaco Sala contro tutti

La mia ipotesi preferita era e continua a rimanere il mettere a posto San Siro, ma se le squadre non ne vogliono sapere, io non posso ledere i loro diritti”. Il primo cittadino sembra avere le idee chiare, nonostante la volontà di Inter e Milan di voler voltare pagina.

Peraltro, il futuro di San Siro tiene banco anche fra i milanesi più illustri. A proposito, così si è espresso lo stesso Abatantuono: “Lo stadio lo terrei lì e lo metterei a posto. Lascerei un anello funzionante e sistemerei l’altro e poi il contrario [per permettere il proseguo delle manifestazioni sportive, n.d.s.], così la gente potrebbe andare allo stadio. Mi sembra anche complicato abbatterlo”.

Non si placano, quindi, gli scambi di opinione sulla sorte del Meazza anche dopo la conclusione del dibattito pubblico, avvenuta lo scorso 18 novembre, quando il coordinatore Pillon ha presentato apposita relazione. Da tale data, lo ricordiamo, è iniziato a decorrere il termine, di 60 giorni, entro il quale il Comune di Milano, coordinandosi con la Commissione nazionale per il Dibattito Pubblico, è tenuto a presentare apposito dossier conclusivo. La speranza di Inter e Milan è, tuttavia, quella di conoscere le opinioni della Giunta meneghina già prima di Natale, così da inaugurare al più presto i lavori, di ristrutturazione o smantellamento che siano.