Samardžić

Affare chiuso, concorrenza sbaragliata, finalmente Lazar Samardzic è arrivato a Milano per firmare con l’Inter. Il centrocampista classe 2002, al soglio della Madonnina mentre la squadra era impegnata nell’amichevole vinta contro il Salisburgo, rappresenta il quinto rinforzo dell’Inter in questa stagione.

Piede educato e visione di gioco strepitosa, il mancino tedesco, naturalizzato serbo, rappresenterà per il centrocampo Inzaghiano una risorsa sopraffina, sopratutto vista la capacità nel cambio di gioco. A beneficiare delle qualità dell’ex Udinese, potrebbe essere in primis proprio quel Dumfries, tanto efficace se lanciato nello spazio, per non parlare di quei centrocampisti abilissimi nell’inserimento come Barella o Frattesi.

Il serbo per stile di gioco e visione ricorda un po’ Eriksen, con un po’ di gamba in più e una maggiore capacità di progressione ma la speranza è che nel centrocampo nerazzurro, vista la giovane età riesca a crescere ed evolvere, completando la maturazione necessaria a renderlo un top, di certo le qualità non gli mancano, così come non gli mancherebbe neanche la struttura fisica per far di lui un centrocampista totale. Al momento,a tal riguardo, forse, manca solo un po’ di attitudine.

Le cifre di Samardzic

Lazar Samardzic, come detto, arriva dall’Udinese, in un operazione strepitosa, che si aggira attorno ai 22 milioni per un prestito oneroso con obbligo di riscatto, compreso il cartellino di Fabbian (circa 4MLN) sul quale, però, la Benamata manterrà il controllo con un diritto di ricompra di circa 12 milioni per il 2025.

Con Samardzic, sembra quindi completarsi del tutto la mediana nerazzurra che sembra proprio essersi notevolmente rinforzata, oltre che aver subito un grandioso ringiovanimento.

L’Inter, pertanto offre ancora una volta una gran prova di forza, non solo in campo, ma anche tra gli uffici di Viale della Liberazione, nei quali sono state messe a tacere tutte quelle voci che, vedendo il legittimo dilatarsi dei tempi della trattativa, vedevano all’orizzonte il prefigurasi di un Bremer bis. Ora la palla passa ad Inzaghi, starà a lui trovare la giusta alchimia.