Lukaku e Vlahovic, uno scambio possibile solo se entrambe le società si incontreranno a metà strada

L’ostacolo maggiore della trattativa che è stata imbastita tra Juve e Chelsea nello scambio Lukaku-Vlahovic è il conguaglio economico.


La forbice tra i due club è ampia, i bianconeri chiedono 40 milioni, per il giocatore che nel 2022 giunse alla corte di Allegri per 80, mentre il Chelsea tenta di abbassare le pretese offrendo 20.
Le squadre continuano a parlarne con colloqui serrati e continui, l’obiettivo è quello di chiudere.

Nel mezzo l’incontro?

L’impressione è che i club pur di concludere l’affare si verranno incontro, infatti da una parte i Blues non vedono l’ora di liberarsene definitivamente del belga, per via dei suoi comportamenti, del suo peso a bilancio -circa 60 milioni- e il suo stipendio: solo 2 stagioni fa era stato pagato 115 milioni di euro.

Big Rom spinge fortemente per il bianconero, ha l’accordo con la Juve: un triennale con opzione per il quarto a circa 9 milioni di euro netti a stagione.

Inoltre dopo che l’Inter lo ha abbandonato per via dei suoi dialoghi con Allegri, per il belga potrebbe essere l’ultima possibilità di giocarsi le proprie carte nel calcio che conta -ciò che gli rimarrebbe, sarebbero i soldi arabi.

Scacco matto Lukaku

D’altra parte la Juve allo stesso modo auspica buon esito della trattativa.
L’idea dello smacco all’Inter, acquistando il bomber che tanto era amato dai nerazzurri e che in forma, può assicurare 20 gol, alletta i palati di tifosi e dirigenza della Vecchia Signora.

Allegri lo chiama da maggio e forse anche prima: è convinto che un’attaccante con le sue caratteristiche possa meglio adattarsi al manovra d’attacco guidata dal tecnico toscano.

Vlahovic – Allegri e e quell’esultanza alla Dybala…


Tra Vlahovic e Allegri invece il rapporto sembra non essere mai sbocciato nonostante qualche video in allenamento tra i due che sembra mostrare altro.

Proprio ieri sera durante l’amichevole tra Juve e Real Madrid negli States, il serbo ha realizzato al 95′ il gol del 3-1 chiudendo la partita, e la sua esultanza, neppure in maniera troppo velata, sembra ammiccare a quella di Dybala nel 2019 al suo gol con pallonetto contro la Triestina: entrambi sollevano la parte posteriore della maglia a indicare nome e numero, come a cercare di ricordare al club chi sono e cosa rappresentano, nonostante entrambi messi sul mercato.

Ironia della sorte quell’esultanza polemica di Dybala avvenne proprio nel momento in cui Manchester United e Juve trattavano lo scambio Lukaku-Dybala. Quell’anno lo juventino rimase a Torino, e il belga sbarcò a Milano.


Ad oggi invece nonostante le parti siano ancora lontane, non si può escludere che nel giro di qualche giorno possa cambiare tutto, e arrivare alla conclusione della trattativa.

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